In occasione della ricorrenza dei defunti, il Gruppo Alpini di Albate ha deciso di ricordare i Soci defunti del Gruppo nella giornata di
Mercoledi 8 novembre 2017 con una S.Messa che sarà celebrata alle ore 20,45 nella Chiesa Parrocchiale S. Antonino di Albate.

4 Novembre. Ancora una volta davanti ai nostri Caduti.
Noi Alpini, senza enfasi né trionfalismi, sentiamo il Dovere di ricordare questa giornata , che ricorda i Sacrifici di tanti Italiani a la ricordiamo davanti ai nostri Monumenti che suggellano il sacrificio dei nostri Caduti. Caduti che per noi non hanno nessun colore di appartenenza di nazione religione o politica ma solo accomunati dalla loro tragica fine.
Continuiamo a ricordarli da sempre perché questo ci è stato insegnato sin da ragazzi a scuola dai nostri insegnanti , ed ancora dai nostri Nonni che questa tremenda tragedia l’hanno vissuta in prima persona.
E quale migliore esempio allora se non accompagnare in questo ricordo i futuri giovani Cittadini che frequentano le nostre scuole?
E’ questa è stata l'intenzione che ci ha spinti a cambiare la celebrazione del 4 novembre che da anni veniva organizzata la prima domenica successiva alla data di ricorrenza , organizzando il corteo al Monumento dopo la S. Messa parrocchiale festiva.
Abbiamo deciso, crediamo positivamente, di coinvolgere i nostri ragazzi delle scuole , scelta approvata unanimemente dagli insegnanti dell' Istituto comprensivo Como Albate.
Da parte nostra un ringraziamento a chi ha voluto essere presente in questa commemorazione.
Il discorso del Capogruppo Giampaolo Bergna
Buongiorno. Un saluto alle autorità civili, militari e religiose, un saluto agli alunni e docenti delle Scuole Dalmazio Birago e Guglielmo Marconi, un saluto alla popolazione ed agli alpini. Il 4 novembre in Italia è un giorno di Memoria tra i più importanti; è un giorno annoverato tra le Feste Nazionali anche se si va a scuola, anche se si va al lavoro e anche se non è segnato in rosso sul calendario. E’ il giorno nel quale ricordiamo l’Unità Nazionale e le Forze Armate e la contestuale memoria dei caduti per la Patria; una ricorrenza un tempo molto sentita; oggi – purtroppo – troppo poco ricordata. La celebrazione del 4 novembre – così veniva chiamata fino a qualche decennio orsono - fu istituita nel 1919 per ricordare la fine della Prima Guerra Mondiale che per noi italiani ha significato la Vittoria con la riconnessione al territorio nazionale delle terre irredente di Trento e Trieste. E’ l’ unica festa nazionale che abbia attraversato ininterrottamente decenni di storia italiana: prima l'età liberale, poi quella fascista per giungere fino all’ Italia repubblicana.
Ho accennato poco fa alla Vittoria del 1918 che è stata possibile grazie agli immensi sacrifici fatti da migliaia e migliaia di giovani alcuni dei quali, nati nel 1899 e chiamati pertanto “ragazzi del ‘99” erano poco più che diciottenni quando furono chiamati alle armi. Una Vittoria che costò all’ Italia 651.000 militari Caduti e 589.000 civili morti, oltre a migliaia di feriti e di mutilati; molta parte del territorio nazionale distrutto, un’economia devastata che ha costretto altre migliaia di
italiani ad emigrare all’estero in cerca di lavoro. Insomma: una Vittoria che, al di là del semplice risultato geopolitico, ha lasciato l’Italia disfatta, povera e in buona parte annientata.
Da quella situazione di 99 anni fa nasce un monito per tutti “ Mai più guerre” ; e a questo proposito è doveroso ricordare le parole del Papa di quel tempo: Benedetto XV che, fermissimamente contrario alla guerra, più e più volte ebbe a gridare “…con la pace niente è perduto, con la guerra tutto può esserlo…” Un doloroso grido rimasto inascoltato.
Noi abbiamo però un dovere sacro: quello di ricordare e fare Memoria di tutti i Caduti, in modo particolare di quelli di Albate i cui nomi sono riportati sulle lapidi del Monumento - davanti al quale in questo momento stiamo sostando - e quello di Trecallo.
A questo proposito, nell’ambito del concorso indetto a livello nazionale dalla nostra associazione “Il milite non più ignoto” mi piace ricordare il brillante lavoro di ricerca effettuato nell’anno scolastico 2015/2016 dai ragazzi di terza media che hanno svolto ricerche sui nomi qui incisi scoprendo cose interessanti. E tutte le volte che passiamo davanti a questi segni di Memoria, ricordiamoci di indirizzare un pensiero gentile, un ricordo; fermiamoci un istante a leggere un nome, non limitandoci alle sole lettere che lo compongono, ma nella consapevolezza che quei segni rappresentano mamme, padri, figli, fidanzate e tutti quegli affetti più cari che la guerra ha distrutto e quel Caduto
non ha più potuto incontrare. W l’ Italia

Leggi tutto: 99° Anniversario della Vittoria dell'Unità Nazionale e delle FF.AA
Quando, in età giovanile, Lorenzo Mottin lasciò con la sua numerosa famiglia la provincia di Vicenza e approdò a Como in cerca di maggior sicurezza economica, egli si portò appresso tutte le peculiarità caratteriali delle genti venete: l’operosità (non sen boni de star fermi…), la determinatezza (fin nò che non se rivà a la fine i va vànti…), la voglia di lavorare e di produrre (faso tuto mi…), lo spirito di dedizione, il senso del dovere e un esemplare attaccamento alla famiglia. Tutte caratteristiche positive che, col trascorrere del tempo, hanno portato i veneti ad essere riconosciuti come esempio di gran lavoratori non solo in Italia ma in tutto il mondo. E come avrebbe potuto Lorenzo sottrarsi a questo “destino” connaturato al dna dei suoi conterranei di origine? E infatti non se ne è mai liberato; la sua vita è stata un susseguirsi ininterrotto di attività: dalla famiglia al lavoro, dalla partecipazione all’associazionismo professionale – gli artigiani - a quello della grande passione personale - gli Alpini, dalla presenza fattiva in parrocchia alle attività sportive, essendo lui – tra l’altro - grande appassionato dello sci. Sempre generoso, sempre disponibile ad aiutare chiunque e dovunque. Dal punto di vista professionale ha, sin da giovane, lavorato nel settore del vetro, dapprima con un socio, poi da solo; lavorava con ardore e passione; quella passione che la figlia Manuela acquisì in modo del tutto naturale e che ha permesso di trasformare l’azienda paterna in una bottega d’arte.Basti pensare al bellissimo logo in vetro artistico del Gruppo Alpini di Albate, posto all’ingresso della sede che è un’ opera con il marchio Mottin; e a quell’altra bellissima rappresentazione dello Spirito Santo – anch’essa realizzata in vetro artistico – che fa bella mostra di sé sopra l’ altar maggiore della chiesa parrocchiale di Albate dedicata a sant’ Antonino Martire.
Ma la vita di Lorenzo e della sua amatissima Luisa - anch’essa trasferitasi dal sud alla ricerca di un lavoro – non è stata facile. Almeno due eventi dolorosi l’hanno caratterizzata: la lunga malattia e la morte della figlia Patrizia (Patty); la malattia e la morte del genero Paolo. Due situazioni che avrebbero messo in ginocchio una qualsiasi famiglia, ma non quella di Luisa e Renzo: essi, una volta saputo che le cure mediche - anche quelle più avanzate – non avrebbero prodotto guarigione alcuna, sono stati capaci di sostituirle con un amore smisurato fino all’ultimo minuto di vita dei due amatissimi congiunti. Un bellissimo e raro esempio di accettazione della sofferenza in un mondo nel quale è sempre più di moda la cura spasmodica della bellezza del corpo; e la malattia, quando arriva, è vista come un fastidio da allontanare e dimenticare il prima possibile.
Carissimo Renzo; la tua presenza nel Gruppo Alpini di Albate, è sempre stata caratterizzata dalla “irruenza” tipica del carattere veneto; quando c’era da prendere una decisione tu eri sempre il primo a rispondere che quella tal cosa si doveva fare e si doveva fare il fretta perché il tempo è prezioso e non deve essere sprecato. E questo tuo modo di manifestare il carattere è sempre stata l’essenza del tuo vivere.
Ci mancherà il tuo esempio “ fin nò che non se rivà a la fine i va vànti…” perché è grazie anche alle persone come te che i Gruppi Alpini non si fermano mai e vanno avanti imperterriti di fronte a qualsiasi difficoltà..
L’esempio che ci hai lasciato non andrà perso; magari con minor irruenza, magari con minor dinamismo visto che l’età avanza inappellabile per tutti. Ma una cosa è certa: tu nel Gruppo Alpini di Albate hai lasciato un segno; un segno di laboriosità, di impegno e, soprattutto, di quella convinzione che spesso diventa cocciutaggine, di fronte alla quale non esistono alternative. Ma tutto ciò succede perché dal cuore nasce spontaneo il sentimento della generosità, della disponibilità, dell’aiuto disinteressato verso i meno fortunati.
A noi non resta che metterci d’impegno e ricordarti nel modo che, ne siamo certi, era ed è nei tuoi desideri. Solo così la tua memoria rimarrà sempre viva e aiuterà il Gruppo ad affrontare il non facile futuro associativo.
Alla carissima Luisa, alle figlie Manuela e Tiziana, agli amatissimi nipotini Giulia e Marco e a tutti i parenti, vada il deferente, sincero e affettuoso pensiero di tutti gli Alpini di Albate, unito ad una preghiera di suffragio.
Gli Alpini del Gruppo di Albate
dal sito "Ana.it"
A Milano l’Adunata nazionale 2019
Sarà Milano la città che ospiterà la 92ª Adunata nazionale dell’Ana. Lo ha deciso il Consiglio Direttivo Nazionale nella seduta odierna. La scelta ha un significato profondo poiché l’Adunata del 2019 si svolgerà nel centenario dell’Associazione Nazionale Alpini, che nacque proprio nel capoluogo lombardo l’8 luglio 1919.
»»
Il nostro gruppo ha organizzato per la data dell' 8 dicembre 2017 il seguente programma:
ORE 07,00 PARTENZA DA ALBATE - Piazza Tarticchio (Consorzio) CON AUTOBUS GRAN TURISMO RAMPININI
ORE 09,30 ARRIVO PREVISTO A GENOVA (Porto Antico)
Con bus si raggiunge il belvedere Castelletto, da dove si vede tutta la città ed il suo porto. Breve sosta per foto ed inizio della visita CON GUIDA. A piedi Via Garibaldi (strada rinascimentale Patrimonio Unesco dove si trovano alcuni dei più bei palazzi costruiti dalle ricchissime famiglie di mercanti e banchieri), Piazza De Ferraris (cuore della città) dove si trova il Teatro dell’Opera Carlo Felice, Palazzo Ducale (l’antica residenza del Doge), Cattedrale di San Lorenzo (visita interna compatibilmente con orario funzioni religiose), Piazza San Matteo (piazza curiale della famiglia Doria), Via degli Orefici, Piazza Banchi (antica piazza di mercato), palazzo San Giorgio (esterno – la più antica banca d’Europa
ORE 12,30 PARTENZA PER GENOVA STURLA
ORE 13,00 PRANZO PRESSO RISTORANTE CATAININ Via v Maggio, 2/b – GENOVA STURLA
-Antipasti: Misto di mare
-Primi piatti: Ravioli di branzino al pesto di vongole e pistacchio Risotto ai frutti di mare
-Secondo piatto: Ricciola o dentice o ombrina alla ligure in carta pazza Fritto misto di mare (centro tavola)
-Dolce: Gelato
- Vino Bianco / Rosso, Acqua con gas e naturale, Caffè
ORE 17.00 PARTENZA DA GENOVA
ORE 19,30 RIENTRO PREVISTO AD ALBATE
ISCRIZIONI IN SEDE ENTRO VENERDI’ 24 NOVEMBRE 2017 ACCOMPAGNATE DA CAPARRA DI EURO 20,00
QUOTA DI PARTECIPAZIONE : EURO 60,00
Il programma potrà subire modifiche che verranno prontamente comunicate.
Per informazioni telefonare a Beretta Filippo 335 5306554 - Bergna G.Paolo 334 2251227
dal sito www.Ana.it
L'Associazione Nazionale Alpini ha 80 sezioni in Italia e 36 all'estero e oltre 4mila gruppi. Sezioni e gruppi si adoperano nel corso dell'anno per aiutare il prossimo, sulla spinta del motto "Onorare i morti aiutando i vivi". Ecco dunque gli alpini divenire in cento e cento paesi punto di riferimento per l'emergenza, dare vita a iniziative di solidarietà e di protezione civile, accorrere in occasione di grandi e piccole calamità, partecipare a manifestazioni pubbliche, raccogliere fondi da destinare a istituti o enti di assistenza e istituzioni locali, concorrere alla raccolta di generi alimentari di prima necessità indetta dal Banco Alimentare e assistere opere missionarie in ogni parte del mondo. Da un decennio a questa parte tutto questo fiume di generosità confluisce in un libro, il Libro Verde della Solidarietà. E' un rendiconto approssimato... per difetto: perché gli alpini sono restii a dire ciò che fanno di bene, quindi non sempre registrano e comunicano il frutto del loro lavoro.
Nonostante queste reticenze il risultato è grandioso!
Leggi il Libro Verde 2016 in pdf
Ci viene chiesto di valorizzare il lavoro del volontario prestato dagli alpini. Questo dato non è tuttavia quantificabile con precisione, spesso poi l’opera che svolgono non ha prezzo. Da quando esiste il Libro verde è sempre stata indicata una valorizzazione di euro 27,52 (dato relativo al manovale, indicato nel prezziario delle opere pubbliche della Regione Lombardia). Lo faremo anche quest’anno, consapevoli che questa cifra è puramente indicativa e non rispecchia la natura di tutti gli interventi. Ciò che conta per gli alpini è donare. E donare , non ha prezzo.
Totale somme raccolte e donate Euro 6.979.286,06
Ore valorizzate (2.281.416 x Euro 27,52) Euro 62.784.568,32
TOTALE GENERALE DELLA SOLIDARIETA ALPINA Euro 69.784.568,32
Anche nostro Gruppo ha partecipato con gagliardetto alla manifestazione per il 70° Anniversario di costituzione del Gruppo di Fino Mornasco. Nel contempo il Gruppo festeggiava il 50° della costruzione della loro sede (Casa Alpina) ed il 40° di costituzione del Coro.
La cerimonia è iniziata con l'arrivo di 5 soci anziani del gruppo a bordo di un elicottero che, atterrato nel prato antistante la casa alpina.
Quindi discorsi di rito del Capogruppo, del Sindaco di Fino e Sindaco di Cassina Rizzardi (parecchi soci del gruppo di Fino risultano essere residenti a Cassina Rizzardi) indi il nostro presidente Chicco. A seguire corteo fino alla Chiesa di Fino dove si è celebrata la S.Messa con la partecipazione di parecchi cittadini.
Aderendo all'invito del Direttore della Casa Circondariale di Como Dott.ssa Carla Santandrea unitamente al Comandante della Polizia Penitenziaria Commissario Cristina Maria Cobetto Ghiggia, il nostro gruppo ha partecipato con gagliardetto sabato 23 settembre presso la Casa Circondariale di Como alla cerimonia per il 200° Anniversario di fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria. Alla cerimonia hanno partecipato parecchie autorità civili e militari. Nel corso della cerimonia, dopo lettura dei messaggi ricevuti dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del ministro di Grazia e Giustizia Andrea Orlando si sono succeduti i discorsi della direttrice del Dott.ssa Santandrea e del Comandante Commissario Cobetto Ghiggia; a seguire sono stati consegnati medaglie e diplomi di riconoscimento e lode ai vari agenti che si sono distinti all'interno della struttura a salvaguardia dei carcerati o degli agenti.
Come oramai da tradizione, il giorno 20 giugno 2017 abbiamo avuto il paicere dicondurre i bambini della Scuola d'Infanzia di Trecallo per un pic nic in Valbasca. Verso meta mattinata 4 nostri soci hanno accompagnato le maestre e 50 bambini della scuola lungo tutto il percorso di andata e ritorno partecipando anche al pic nic tenutosi nel bosco dei carpini.
Doppio appuntamento domenica 30 luglio 2017 per il nostro gruppo: presente al Pellegrinaggio nazionale all'Adamello e al Palanzone . Oramai due appuntamenti fissi per il nostro gruppo .Presenti al Palanzone per la sezione il Vice Enrico Bianchi, i consiglieri Pesenti , Durini e Pedretti . Quest'anno il raduno celebrava il 34° anniversario. Come sempre in Preaola è stato allestito il tutto per il pranzo ottimamente preparato dagli alpini di Palanzo guidato dal bravo Giuliano Grammatica. Per il nostro gruppo erano presenti Flavio Pedretti e Corrado Rossetti.
Per la nostra presenza al pellegrinaggio all'Adamello dobbiamo ringraziare , pur non essendo presente , il nostro alpino Lorenzo Mottin che da anni ha voluto ha organizzato per noi questo importante pellegrinaggio nazionale. Per il nostro gruppo erano presenti Giorgio Lorenzato e Angelo Briccola.
Anche la domenica successiva, 6 agosto, doppio appuntamento per il nostro gruppo. Presenti a Caslino d’Erba in occasione del 95° Anniversario di fondazione del gruppo e in Galbiga con il 39° raduno dedicato alla “Madonna della Neve” organizzato dal gruppo alpini di Lenno, presso il rifugio intitolato alla nostra medaglia d’oro Corrado Venini e al Presidentissimo sezionale, reduce dell’Ortigara , Camillo Cornelio.
Anche il nostro gruppo era presente, come lo fa da diversi anni, al 54° Pellegrinaggio in Adamello organizzato dalle sezione di Trento e di Valle Camonica insieme a diversi gruppi della nostra sezione quali Cantù, i gruppi della Valle Intelvi,Capiago Intimiano e Senna, Gironico, Maslianico e Olgiate. Sabato 30 luglio sei colonne provenienti dalle province di Brescia e Trento sono confluite al Passo Lago Scuro per ricordare le tante penne nere che proprio in quei luoghi vissero tre anni della loro gioventù durante la prima guerra mondiale e qualcuno non fece più ritorno restando addormentato tra i ghiacci. Presenti al passo anche molte autorità religiose, civili e militari che con tutti gli alpini hanno ricordato durante la santa Messa officiata dal bornese Giovanni Battista Re i caduti di tutti i conflitti: di ieri e di oggi. Le colonne trentine hanno voluto commemorare la figura dell’alpino, alpinista e poeta di Angolo Terme, Giorgio Gaioni, tra gli ideatori della manifestazione, mentre le colonne bresciane sono state dedicate al capitano Francesco Tonolini, al tenente Angelo Tognali e al tenente Leonida Magnolini. Domenica 31 luglio il pellegrinaggio è continuato a Ponte di Legno con ammassamento, sfilata e Santa Messa celebrata dal Vescovo di Brescia. Anche il Gen. Bonato, Comandante delle Truppe Alpine, ha partecipato con una rappresentanza dichiarando” Lo spirito e i valori che muovono i nostri militari, ormai professionisti , sono gli stessi che mossero le penne nere del passato. Ecco perché molti di loro non in servizio in questi giorni hanno scelto di partecipare alle celebrazioni”. Domenica Ponte di Legno ha visto sorvolare il Nostro Tricolore grazie ad un elicottero e sembra che proprio il Pellegrinaggio in Adamello sia diventato il vero appuntamento annuale in cui vengono celebrati i valori di quanti combatterono e spesso si sacrificarono per la Patria. Per il nostro gruppo erano presento gli alpini Giorgio Lorenzato e Briccola Angelo.
Continuano le donazioni di materiale alimentare alla Conferenza di S. Vincenzo di Albate.
Prima della pausa estiva abbiamo offerto, per le esigenze della Conferenza, 15 kg di zucchero, 3.2 kg di tonno e 8 kg di caffè.



Il raduno sezionale 2017 è finito. L’ammainabandiera alle 18.00 dell’11 giugno 2017 ha chiuso ufficialmente la manifestazione. Un Raduno che il nostro Gruppo ha voluto con grande forza qualche anno passato.
Tante solo le immagini che rimarranno indelebili nella storia del nostro Gruppo. I tanti Tricolori che già da alcuni giorni prima abbellivano le nostre vie. La Piazza del Tricolore piena di tanti Cappelli e di Alpini. La piccola Aurora che insieme a papà Maurizio porta il Tricolore per l’alzabandiera. I volti di tanti Albatesi fra lo stupito e la felicità nel vedere un Albate cosi diversa.
La Piazza gremita dei tantissimi Gagliardetti, i Vessilli delle Sezioni consorelle, i tanti Gonfaloni delle Amministrazioni Comunali accompagnati dai Sindaci che sempre sono vicini agli Alpini.
Poi inizia il corteo e Albate si riempie dei suoni delle meravigliose fanfare di Asso , Olgiate Comasco e del nostro Corpo Musicale Albatese. La festa e l’allegria riempie la vie . Poi in Piazza VI Novembre il silenzio , il Ricordo e la Memoria dei tanti Albatesi Caduti. Di nuovo in marcia con le note delle tante melodie , Sventola il Tricolore, Trentatrè, e gli alpini uniti e orgogliosi di portare la loro presenza, si avviano verso il nostro Oratorio. Qui la nostra Festa si unisce a quella dell’Oratorio in un unico momento spirituale. La preghiera dell’ Alpino, recitata da con grande emozione.
E poi il corteo si riforma, ancora per le vie di Albate, le musiche ancora risuonano , i Tricolori sventolano per unirsi alla festa.
Ancora si riempie la Piazza del Tricolore, in un ordine perfetto quasi da caserma. I discorsi del capogruppo e dei rappresentanti Alpini ospiti.
Ma la festa ancora non può chiudersi con le parole. Si conferiscono i Capelli ai soci Amici, Federico Galbussera, Simone Brambilla e Polenghi Tiziano. E alla fine la conclusione non può che essere la Solidarietà: le donazioni alle Associazioni meritevoli come Accanto Onlus, la Parrocchia S. Antonino di Albate e per ultimo non si può dimenticare chi ancora non può ritornare nelle proprie case distrutte da terremoto.
Ultimo atto per il Saluto e l’Onore reso al nostro Vessillo che ricorda i Sacrifici di tanti Alpini Caduti.
Si ora tutto è finito. Stanchi ma felici possiamo finalmente fare un brindisi, perché anche questo è essere Alpini.
Difficile potere ringraziare singolarmente i tanti che ci hanno dato una mano , da veri Amici , a preparare questo evento.
Solo un ultima parola: GRAZIE per chi ha voluto essere con noi in questa giornata memorabile.
2017-06-11-Discorso_ufficiale_Capogruppo

Tra i rami dei grandi alberi mi sono arrampicato per guardare il cielo…con la loro frutta mi sono sfamato, con il loro legno mi sono riscaldato: a loro devo la mia vita… (Mario Rigoni Stern)
Continuiamo a raccontare altri eventi che sono stati organizzati in preparazione del raduno sezionale.
Martedi 23 maggio 2017, in occasione del Raduno sezionale ad Albate, abbiamo posato un nuovo albero di Castagno ( albero caducifiglie, appartenete alla famiglia delle fagacee) in Valbasca, rinnovando la tradizione che da qualche anno accompagna l’appuntamento annuale della sezione. Nell’ occasione erano presenti le classi 1A e 1B della Scuola Primaria Dalmazio Birago e le classi 2A, 2B e 2C della Scuola Primaria “C. e G. Venini” accompagnate dagli insegnanti. L’incontro è iniziato con il saluto del Capogruppo e successivamente quello del Presidente Gaffuri che ha intrattenuto i piccoli alunni parlando della storia degli Alpini. Successivamente la posa dell’albero , aiutati da un rappresentante per ogni classe, Guido Pedretti, amico del gruppo, ha accompagnato le classi lungo il percorso illustrando vari aspetti della natura circostante, facendo conoscere il nome della piante e tanti curiosi aspetti del luogo. A ciascuna classe è stato donato in diploma che ricorda la partecipazione a questa evento.

Sabato 3 Giugno 2017 in occasione della premiazione dei concorrenti del Premio Poesia "Mariapia Maliverno" il nostro gruppo era presente presso la Scuola secondaria "Guglielmo Marconi" di Albate per consueta cerimonia di donazione del Tricolore agli alunni delle classi terze che quest'anno lasceranno l'istituto. La donazione, nata nell’anno 2011 in concomitanza del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia, vuole essere un ricordo per questi ragazzi che dal prossimo anno frequenteranno istituti al di fuori della nostra Comunità di Albate. Il dono del Tricolore , come ha affermato il Capogruppo Giampaolo Bergna all’inizio dell’incontro, vuole ricordare ai ragazzi l'appartenenza alla più grande Comunità che è la nostra Italia, ha poi proseguito ricordando i Sacrifici degli innumerevoli giovani ragazzi Caduti durante la Grande Guerra, per donarci una Patria, di cui tutti noi dobbiamo sentirci in Dovere di onorare. Presente in questa occasione anche il Presidente Sezionale Enrico Gaffuri. Il Gruppo Alpini di Albate rinnova i ringraziamenti alla Prof.ssa Lucia Barbiera, alla Prof.ssa Anna Elenora Cancellieri e a tutti gli insegnanti del Istituto comprensivo Como Albate per averci dato la possibilità di essere ancora “presenti” fra i ragazzi proponendo un piccolo contributo alla loro formazione.
Il Gruppo Alpini di Albate ha voluto poi ringraziare in modo particolare il dirigente Prof. Giuliano Fontana che a fine anno lascerà l’istituto per la meritata pensione. A lui va la nostra riconoscenza per la grande disponibilità che ci ha accordato nelle tante proposte di collaborazione con i vari plessi scolastici.

Leggi l'invito ricevuto
Le foto
Ora, che il Raduno sezionale ad Albate è terminato, anche se in ritardo, continuiamo a raccontare i numerosi eventi che lo hanno preceduto. Tanti e , per chi era presente, sempre emozionanti .
Venerdi 10 giugno nel Salone della Comunità della Parrocchia S. Antonino di Albate, abbiamo avuto piacere di assistere ad un altro spettacolo emozionate con il nostro amico Gabriele Penner questa volta accompagnato da Fabio Bertasa alla chitarra. Già ricordavamo Gabriele per i suoi precedenti spettacoli presentati anni fa per il nostro gruppo, “Soldati semplici” e “Bianco Rosso e Verde”.
“Ta pum, racconti e canti dalla Grande Guerra” , con il Teatro d'Acquadolce, continua nella sua rivisitazione della Storia , in questo Centenario della Grande Guerra. Non certo la storia che abbiamo studiato nei nostri libri a scuola, ma quella fatta dalle persone che questi grandi eventi li hanno vissuto sulla propria pelle forse nemmeno esserne completamente coscienti del momento storico vissuto.
Non sempre sono storie tragiche e crudeli. La vita della trincea , raccoglie innumerevoli fatti di vita quotidiana come viene raccontato in maniera esemplare su “Un anno sull’altopiano di Lussu”
Lo spettacolo si svolge in una forma semplice, alternando il racconto di fatti storici sempre in una visione non convenzionale, ai momenti della vita che naturalmente scorreva nella società civile.
Lo spettatore ne viene completamente coinvolto sia per la bravura degli attori sia per la naturalezza del racconto.
Non ci resta che ancora una volta ringraziare Gabriele e, in questa occasione anche Fabio, per la bellissima serata.


Solo alcune foto del grande raduno sezionale 2017 ad Albate. A breve le tante foto e notizie riguardanti questa manifestazione e tutti gli eventi correlati.
Per ora solo un grande GRAZIE a chi ha reso possibile questo splendido evento, Alpini e Amici e un GRAZIE anche a tuttli gli Albatesi che hanno voluto condividere con noi questa meravigliosa giornata Tricolore.
Un grazie anche a chi, non potendo esserci, ha voluto fermamente questa giornata.


Giovedi 18 maggio 2017 , insieme alle maestre, 4 nostri alpini hanno 85 bambini della scuola al Castello di Somma Lombardo (VA).
Al mattino i bambini hanno potuto interagire con 3 attori che li hanno coinvolti in una rappresentazione teatrale con tanto di Re artù, mago Merlino e la strega cattiva. Dopo un pranzo al sacco consumato nel parco del Castello alcune
guide hanno accompagnato i bambini in una visita alle sale del Castello potendo così ammirare dipinti, sculture, mobili, attrezzi da cucina ed una strana collezione di piatti che venivano utilizzati per la rasatura della barba.
Il ringraziamento della Direttrice
Buongiorno,agli amici Alpini che ci hanno accompagnati in gita giovedì 18 maggio, e a tutti gli Alpini in generale va il nostro GRAZIE per l’aiuto, l’amicizia e la disponibilità.
Alla prossima
Silvia Gorla
Carissimi navigatori del nostro sito, vi sarete accorti che ultimamente non eravamo più online. Questo è dovuto principalmente ad un problema tecnico derivato dal “motore obsoleto” del nostro sito. Le diverse manutenzioni ordinaria non hanno potuto fare nulla alle “vecchie guarnizioni” del motore che lasciavano entrare utenti “sgraditi”. Questa manutenzione straordinaria era assolutamente necessaria. Ora il motore è nuovo . Abbiamo per ora ripristinato la visibilità e una grafica per quanto possibile uguale alla precedente versione. Ancora non sono state riportate tutte le notizie di archivio ma sarà nostra cura, pian piano, reinserirle tutte.
Il nuovo sito rinasce oggi 17 maggio 2017 ad 11 anni dal lontano 2005 quando Alpinialbate nasceva la prima volta.

Questa era la prima new del nostro sito che oggi compie 11 anni.
Per gli Alpini “Andare Avanti” significa chiudere la propria vita e salire al Paradiso di Cantore per incontrare le Penne Nere che già risiedono là dove non c’è né dolore, né sofferenza, né tribolazione, ma solo la gioia eterna che nasce dell’essere al cospetto di Dio Padre, autore delle montagne – e non solo di quelle - che Bepi de Marzi invoca nel suo canto “Signore delle Cime”.
Per gli Alpini “Andare Avanti” significa entrare nella porzione di quel luogo di beatitudine riservata alle Penne Nere di ogni tempo e di ogni terra, a formare la più grande compagine di Alpini da quando, nel 1872, il Capitano Giuseppe Perrucchetti maturò l’idea di costituirli per la difesa dei confini alpestri.
In questa realtà, infinitamente più grande della pur grande Associazione Nazionale Alpini, lo scorso 8 maggio è entrato a pieno diritto l’ Alpino albatese Serafino Tagliabue, Fino per gli amici, classe 1939.Persona semplice, umile, di poche – anzi – pochissime parole. La sua vita ha sempre rispecchiato quel proverbio che saggiamente recita :” … la semplicità era al principio del mondo, la semplicità sarà alla fine del mondo…” e anche, pur inconsapevolmente, le parole del Dalai Lama:” …se la propria vita è semplice, si sarà contenti; la semplicità è determinante per la felicità; e per la felicità è essenziale avere pochi desideri nella vita…”.
Leggi tutto: In ricordo dell’ Alpino di Albate Serafino Tagliabue


Non capita tutti i giorni di ricevere in sede la visita del Vescovo, un momento positivo per il nostro Gruppo,è quanto avvenuto martedì 9 maggio us.
Grazie Monsignor Oscar Cantoni Vescovo di Como.
Grazie per avere accettato il nostro invito, grazie per la schiettezza delle Sue parole, grazie per lo scambio di battute, grazie per aver posato con noi per la foto ricordo, grazie per avere accettato il nostro modesto regalo, una bottiglia della nostra grappa che metteva in crisi il nostro Capo Gruppo Giampaolo,visibilmente commosso nel momento della consegna, grazie di tutto Monsignor Oscar, la sua gradita visita andrà a far parte dei momenti belli vissuti dal nostro Gruppo.
Tutto era iniziato presso la chiesa parrocchiale, dove la comunità albatese con la regia di Don Antonio, dava il benvenuto al Vescovo, discorsi di saluti anticipavano la Santa Messa, chiesa strapiena, il nostro Gruppo presente in buon numero con gagliardetto e bandiera dei Combattenti e Reduci.
Zeta Effe
in data 20 aprile 2017 si è svolta l'assemblea ordinaria Gruppo Alpini Albate Soc. Coop.
Di seguito diamo il verbale relativo.
GRUPPO ALPINI ALBATE - SOC. COOP. CIRCOLO COOPER. Sede in COMO - VIA S. ANTONINO, 35 Capitale Sociale versato Euro 2.168,88 Iscritta alla C.C.I.A.A. di COMO Codice Fiscale e N. iscrizione Registro Imprese 01461960138 Partita IVA: 01461960138 - N. Rea: 192120
VERBALE ASSEMBLEA ORDINARIA DEL 20 APRILE 2017
Leggi tutto: Assemblea ordinaria Gruppo Alpini Albate Soc. Coop.
Anche quest’anno grandi numeri per la gara sezionale di tiro con la carabina che si è svolta nelle giornate di venerdì 7, sabato 8 e domenica 9 aprile presso il poligono nazionale di tiro di Camerlata. Per il terzo anno la gara era aperta anche agli amici degli alpini, naturalmente con classifica separata. Ben 208 tiratori , fra alpini e amici, si sono alternati alle piazzole di sparo. Presenti anche sparatori appartenenti al gentil sesso.
La vittoria individuale è andata per la prima volta all’alpino del Gruppo di Rodero Fiorenzo Pastori ,seguito da Elio Origoni del gruppo di Appiano Gentile, mentre il terzo posto è stato assegnato ad Andrea Berta di Fino Mornasco.
Tra gli alpini maestri, ancora una , ha primeggiato Carlo Fresoli del gruppo di Olgiate Comasco, medaglia d’argento Viganò Fabio di Appiano e medaglia di bronzo Canavesi.
Tra gli amici, quest’anno ancora più numerosi, è salito sul gradino più alto l’amico Cavazzini Roberto del gruppo di Appiano.
Tra gli amici maestri vittoria in casa Olgiatese con il figlio d’arte Antonio Fresoli
Come ormai d’abitudine la coppa e il trofeo della miglior squadra sono andati al gruppo di Appiano Gentile seguito da Olgiate e Solbiate.
A trionfare tra gli amici è stata la squadra di Binago, mentre la squadra di Olgiate Comasco ha vinto tra gli amici maestri.
Come consuetudine anche il nostro gruppo ha partecipato alla gara gareggiando nella giornata di sabato. Questi i punteggi:
Iaconis Michele 24° con 189 punti (anno 2016 185)(anno 2015-171)(anno 2014-173 )(anno 2013-172)(2012-181)
Ricetti Massimo 41° con 185 punti (anno 2016 184)(anno 2015-188)(anno 2014 182) (anno 2013-191)(anno 2012-178)
Castelletti Alberto 98° con 174 punti (anno 2016 146)(anno 2015-161)
Briccola Angelo 132° con 166 punti (anno 2016 177)(anno 2015-181)(anno 2014 169)(anno 2013-162)(2012-162)
Pedretti Flavio 150° con 161 punti (anno 2016 177)(anno 2015-146)(anno 2014 166) (anno 2013-167)(2012-144)
2017-04-08-Gara_tiro_sezionale_Alpini-classifica-gen-individuale
2017-04-08-Gara_tiro_sezionale_Alpini-indiv-Grupp

Venerdì 17 febbraio si è svolto il primo incontro di “Leggevamo da Albate V edizione”. Dopo il saluto di Giampaolo Bergna, nuovo capogruppo del Gruppo Alpini di Albate dove siamo stati ospitati ,si è dato inizio all’incontro.
Giancarlo ci ha presentato il racconto "La finestra di Croisset" tratto dal libro di Eric Minetto "Il blu più profondo del cielo". Si tratta di 17 racconti in cui si mette a fuoco un aneddoto curioso e pressoché sconosciuto riguardo a grandi uomini della letteratura ,dell'arte, della storia. Il fil rouge che lega tutti i racconti rimanda all'importanza di rimanere fedeli al proprio destino. Nel caso specifico de "La finestra di Croisset" ci imbattiamo in una finestra che affaccia sulla Senna e che per ben trentaquattro anni rimase accesa tutte le notti , fino all'8 maggio 1880, tanto che per i battellieri era diventata un vero e proprio faro per orientarsi nell'oscurità. Chi abitava in quella casa? Quale mistero e quale personaggio si celava dietro quella finestra?
Successivamente Rosalba ci ha proposto , di Gianni Biondillo, “Come sugli alberi le foglie”
Il romanzo scritto da Gianni Biondillo, architetto e scrittore, è la biografia di Antonio Sant’Elia, il visionario architetto comasco morto sul Carso nel 1916.
Ma è assai più di una biografia, racconta un pezzo di storia del nostro paese, descrive il clima in cui in Italia e in particolare a Milano nasce il movimento artistico del futurismo che si intreccia tra mille contraddizioni, alle pulsioni e agli eventi che portarono l’Italia alla prima guerra mondiale.
Dal romanzo emergono la grandezza artistica di Sant’Elia, insieme ai suoi dubbi e ai suoi conflitti, alla grande umanità dimostrata in particolare sul teatro della guerra,dove la “bella morte”sognata dai futuristi più accesi, si rivela invece dolorosa, tragica e straziante.
L’opera, nonostante il taglio narrativo , è documentatissima nel descrivere sia gli eventi artistici che quelli politici e militari.
Ho scelto di leggere un brano tratto dal capitolo dedicato agli irredentisti e in particolare a Cesare Battisti, in cui l’autore con mano lieve racconta la complessità e l’umanità di un eroe dimenticato un po’ da tutti, in quanto vittima di un tempo e di un territorio dalle tante contraddizioni e dalle mille sfaccettature.
Rosalba Benzoni
Vedi le foto
Leggi tutto: Leggevamo da Albate V edizione presso Gruppo Alpini Albate
Domenica 30 Settembre 2012 si è svolta presso la Scuola dell’ Infanzia S. Antonino di Albate la cerimonia dell’ Alzabandiera sul pennone donato dal Gruppo Alpini di Albate a questa gloriosa istituzione albatese, fondata nel 1901 e che - a partire da quella lontanissima data - ha educato e continua ad educare intere generazioni di bambini.
La Scuola S. Antonino era l’ unica del quartiere ad essere sprovvista della Bandiera Nazionale e per questo motivo gli Alpini, custodi del Tricolore nel territorio, hanno pensato prontamente di colmare la mancanza e donare ai bambini il simbolo dell’ Unità Nazionale.
La cerimonia ha avuto luogo in occasione della inaugurazione dell’ anno scolastico 2012-2013 e si è svolta alla presenza di molti bambini, genitori, nonni, fratelli e sorelle nonché degli Alpini del Gruppo guidati dall’infaticabile capogruppo Giovanni Caspani.
E’ stato un breve ma intenso momento di emozioni con due bambini cerimonieri “fuori ordinanza” : Simone e Valentina.
Il primo ha ordinato con voce possente l’ “Attenti” ai presenti ; la seconda ha innalzato la Bandiera sul pennone alle note dell ‘ Inno Nazionale cantato da tutti.
Al termine un lungo applauso ha salutato la Bandiera che da questo giorno sventolerà anche nella Scuola dell’ Infanzia S. Antonino di Albate.
Il parroco don Antonio, con brevi parole, ha riassunto il significato del gesto e ha ringraziato gli Alpini che dal 1975 sono inseriti nella comunità Albatese, sempre attenti alle necessità e sempre pronti a dare una mano.
La Direttrice Giovanna Corbella si è unita alle parole del Parroco e ha esortato gli Alpini a continuare il lavoro di aiuto verso la scuola già intrapreso. La scuola, ha aggiunto, ha bisogno dell’apporto di tutti per poter svolgere in modo efficace il compito educativo.
Il capogruppo ha infine portato il ringraziamento degli Alpini di Albate al presidente della scuola Alberio Ambrogio per aver accettato la proposta del Tricolore, aggiungendo che gli Alpini provvederanno alla manutenzione del pennone a alla sostituzione annuale della Bandiera.
Quest’anno l’immagine della Latta si è concentrata sulla rinascita dell’ Italia, attraverso la rappresentazione in rilievo dello Skyline di alcuni monumenti più rappresentativi del nostro paese.Come negli scorsi anni il panettone sarà di alta qualità.
Sullo sfondo invece ci sarà l’alba, simbolo di rinascita, con in rilievo la scritta RINASCEREMO in trasparenza e in piccolo “ LA DOLCE SOLIDARIETA’ DEGLI ALPINI”. Sul coperchio invece in rilievo sarà indicato l’anno 2021, mentre sul bordo comparirà una scritta “UN PICCOLO AIUTO PER L’ITALIA CHE RIPARTE”.
Per chi fosse intenzionato all’acquisto è pregato di comunicare il numero occorrente entro il 30 settembre p.v. al segretario Beretta Filippo cell. 335-5306554
Come negli anni precedenti una parte del ricavato sarà versato dalla società “Aiuta gli alpini ad aiutare” direttamente alla sede Nazionale e verrà usato per aiuti alla nostra Protezione Civile, tanto impegnata in questo frangente.
Nel 2019 sono stati versati alla sede nazionale 126.000 euro e nel 2020 ben 102.000 euro. Le condizioni saranno quelle dello scorso anno: Prezzo di vendita euro 10,00. La data della consegna sarà verso la prima settimana di ottobre.
Tutti gli alpini potranno rivolgersi al loro gruppo per le prenotazioni.
Come per “l’uovo degli alpini” verrà assegnato un attestato anche al gruppo che riuscirà a piazzare il maggior numero di panettoni. Ricordiamo “Per gli Alpini non esiste l’impossibile”